Le cause di obesità possono essere varie, legate dunque a differenti aspetti della vita di una persona.
Quelle più diffuse si manifestano prevalentemente in soggetti con cattive abitudini alimentari che in realtà hanno anche una predisposizione genetica, cioè famigliari che presentano la stessa identica problematica.
Ad esempio si riscontra che all’origine dell’obesità genetica ci sia una responsabilità famigliare grave, che deriva addirittura dalla cattiva alimentazione della madre già durante la gravidanza, proprio per il moltiplicarsi degli adipocidi nel feto, quindi per ridurre le possibilità di obesità è di fondamentale importanza avere una corretta alimentazione.
Altre cause è l’eccessivo appetito, anch’esso può essere legato a fattori ereditari, come l’alterazione del sistema di controllo dell’assimilazione, del metabolismo o dell’utilizzo di determinate sostanze nutritive; e del controllo dei sistemi ipotalamici della fame, cioè la parte del cervello che controlla la fame.
Oltre alle cause genetiche ed ereditarie, sono diverse le origini di tale malattia, accanto alla cattiva alimentazione nonché iperalimentazione, possiamo riscontrare la vita eccessivamente sedentaria che le persone fanno, legata anche a questioni lavorative, ad esempio che richiedono di stare molte ore seduti ad una scrivania.
E’ dunque provato che cause ambientali possono provocare obesità, come la noia e la mancanza di hobby o interessi, possono essere una delle fonti da cui deriva la cattiva alimentazione che porta all’assunzione di cibo in maniera anche incontrollata e al successivo aumento di peso.
Problemi psicologici, legati ad esempio alla sfera sociale, difficoltà di interagire con gli altri, il disagio di non accettare il proprio corpo, tipico nell’età adolescienziale, traumi infantili, depressione, stress eccessivo, disturbi dell’emotività.
Interesse particolare e incontrollato verso il cibo a qualsiasi età, che sfocia in un eccessiva alimentazione e successivo rischio di obesità.
Difficoltà a smettere di mangiare dolci, che prende il nome di ipoglicemia reattiva, che porta alla richiesta da parte del cervello di altri zuccheri, come una sorta di dipendenza e che può causare oltre che all’aumento di peso anche malattie gravi come il diabete.
Ci sono anche cause legate all’assunzione di farmaci, i cui effetti possono essere l’iperalimentazione, sviluppo di obesità, come la maggior parte degli antidepressivi e corticosteroidi, prescritti per i disturbi dell’umore.
Infine esistono delle possibilità rare che in seguito a traumi dovuti ad incidenti che hanno interessato la zona del cervello dell’ipotalamo, il soggetto sviluppi una propensione all’obesità.
Si rileva anche che l’obesità sia soprattutto presente in fasce di popolazione di livello socio-economico basso.